MOSTRA PERSONALE

Disegni e progetti_Jannis Kounellis

dal 8/10/2010 al 22/11/2010

a cura di Bruno Corà con spettacolo segni dal fondo.

L’esposizione dal titolo “Disegni e progetti”, raccoglie 16 grandi opere grafiche e 2 installazioni multi-materiche realizzate nell’arcodi diversi anni e mai esposte finora.

I disegni, tracciati a bitume su carta, sono equamente divisi tra disegni-opera e studi per opere realizzate o ancora da realizzare; in entrambi i casi essi incarnano idealmente l’espressione primaria dell’opera d’arte, segnali dal fondo della coscienza che racchiudono già in sé tutta l’espressione dell’artista. Ne emerge un Kounellis piuttosto diverso da quello che siamo abituati a incontrare nei circuiti canonici.

La galleria ospiterà altri due appuntamenti a integrazione della mostra: una conferenza del critico Bruno Corà proprio “Sul disegno di Jannis Konellis”, una singolare performance tra danza e arti marziali dal titolo “Segni dal fondo”, messa in scena dai fiorentini Silvia Del Conte e Sauro Somigli, animatori del progetto “Sferologico”.

Kounellis “diverso”

Le due enigmatiche sculture senza titolo sono il fulcro intorno a cui ruota il microcosmo di segni definito dalle opere grafiche, tracce di un vissuto personale sostanziate in tessuto e piombo, materiali negli anni ampiamente sperimentati e frequentati da Kounellis.

La reale novità della mostra è celata proprio nella selezione di disegni, elemento difficilmente ammirabile nelle mostre dedicate all’artista. “I disegni di Kounellis – annota sul catalogo della mostra pistoiese il critico Bruno Corà – sembrano sempre tornare a un nucleo germinale che ha segnato gli esordi dell’artista: quello delle cifre e delle lettere, nonché della segnaletica urbana che aveva contraddistinto le opere eseguite con la tecnica dello stencil e smalti neri su carta o su tela negli anni ’58-’60”.

Tra i disegni in mostra a Pistoia si devono distinguere, sempre nelle parole di Corà, “quei disegni con evidente carattere progettuale per opere plastiche successivamente realizzate o di cui si è abbandonata l’attuazione, dagli ‘studi’ senza un riferimento individuabile e, infine, dai disegni considerati dall’artista stesso come pura attività visionaria”. “Rispetto alle manifestazioni dell’arte informale – osserva lo storico dell’arte Lorenzo Cipriani –, che operano su un piano e attraverso una pulsione dell’inconscio, i lavori su carta di Kounellis sono una sorta di scavo, hanno un che di archeologico, sono una continua scoperta di quelle giacenze più profonde dell’animo umano. Hanno a che vedere con quello che l’artista stesso chiama centralità”.

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