AMORE LIBERA TUTTI – una mostra che abbiamo progettato per la Galleria Vannucci da più di un anno, forse due. Quando ancora si poteva toccare, abbracciare, stringere chiunque. Quelli che ami e anche chi conosci appena. Da allora è cambiato tutto e queste opere fatte di relazioni umane, tracce di strette di mano ed esortazioni al romanticismo, acquistano un significato nuovo”.
Antonello Ghezzi
La mostra personale Amore libera tutti di Antonello Ghezzi – un duo artistico formato da Nadia Antonello e Paolo Ghezzi – si sviluppa nello spazio della Galleria ME Vannucci di Pistoia, già sede dell’azienda ferroviaria Storai. Un tempo dedicato al lavoro meccanico, l’ambiente si trasforma oggi in un’officina di idee e cultura, frutto della creatività e dell’intelletto degli artisti.
Antonello Ghezzi sono riusciti a ricreare un’atmosfera calda e accogliente, in linea con la tematica principale della mostra, a cura di Manuela Valentini: l’amore, da intendere come legame affettivo tra persone che si vogliono bene; un omaggio alle unioni sentimentali che consente di celebrarle come valori preziosi da proteggere e custodire.
Nelle sale post-industriali della galleria sono state allestite 13 opere, di cui 8 pensate appositamente per l’occasione. Si tratta prevalentemente di installazioni intese a portare l’arte nella vita quotidiana, al fine di generare nuove e straordinarie prospettive da cui guardare al mondo. Nuvole, cieli stellati e semafori che danno un magico “via libera per volare”, non soltanto veicolano messaggi di romanticismo, solidarietà e leggerezza, ma contribuiscono anche a rendere possibile ciò che potrebbe esistere soltanto nelle fiabe.
Il nucleo centrale della mostra è rappresentato dalla parte più performativa e partecipativa del progetto. Si tratta di Stringere lo spazio (di me e te), un’installazione site-specific composta da una serie di piccole sculture in terracotta. I primi di giugno, poco dopo la fine del lock-down, la Galleria Vannucci ha chiesto al pubblico di riunirsi due alla volta e di stringersi forte le mani per imprimere quell’unione in un frammento di argilla. Si sono create così delle impronte, spesso involontariamente a forma di cuore, da concepire come testimonianze tangibili di un legame affettivo. Un’esaltazione dei rapporti sentimentali talmente potente da arrivare persino ad elevarli ad opere d’arte.
Tuttavia, la mostra tratta anche il tema dell’infanzia, a cui è dedicato il titolo. Amore libera tutti, infatti, evoca il gioco forse più popolare al mondo: nascondino. Come colui che si nasconde e vince raggiungendo la “tana” senza farsi scoprire dal compagno di gioco,