MOSTRA PERSONALE

Orfani

DAL 13/12/2014 AL 24/01/2015

“ORFANI”

Sandra Tomboloni ha realizzato con il supporto della cooperativa Sociale Manusa per gli spazi della galleria Vannucci nella sua sezione dedicata al contemporaneo (MVANNUCCI) il progetto Orfani che pone l’attenzione sul concetto dell’abbandono, della diversità, della marginalità, dello scarto in seno alla nostra società.

Al contrario di quanto comunemente si pensa, l’orfano di Sandra è un essere prezioso e unico da cui imparare; pertanto meritevole di cure e attenzioni, tanto da elevarlo al rango di opera d’arte.

Già come nel progetto Homeless, realizzato nel 2014 nel comune di Pontassieve, l’artista ha attivato una collaborazione con realtà diverse (in questo caso la galleria di arte contemporanea Vannucci di Pistoia e la cooperativa Manusa) con la volontà di sviluppare competenze e creatività legate al territorio, secondo una visione artistica dalla forte connotazione sociale.

Per la prima volta l’artista ha realizzato opere tessili, dopo i suoi trascorsi di lavoro con il pongo e con la ceramica.

Per questo si è avvalsa delle competenze della cooperativa sociale di reinserimento lavorativo Manusa, che opera nel campo del riuso e della rigenerazione di abiti smessi, o usati,grazie alla creatività ed alle elevate capacità artigianali delle persone che vi lavorano.

Oltre a fornire lo spazio espositivo, la Galleria Vannucci ha coordinato il progetto e curato l’allestimento dell’intera operazione artistica. Le opere realizzate dall’artista, con il supporto del lavoro di Manusa, potranno quindi entrare nel circuito commerciale di una galleria ed essere esposte e vendute.

La volontà dell’artista di dare dignità alle persone che insieme a lei hanno realizzato il progetto, è espressa nella ricerca di un prezzo di vendita trasparente che evidenzia il compenso dell’artista, il compenso per la galleria e il compenso della cooperativa.

In seguito la mostra sarà ospitata da altre istituzioni che vorranno condividere il progetto Orfani.

Manusa, è una cooperativa sociale che co- involge persone fragili nella realizzazione dei suoi lavori, favorendo percorsi di crescita che valorizzano le risorse personali e sviluppano la riscoperta delle capacità creative: non solo prodotti belli e unici quindi, ma anche eticamente sostenibili. Il desiderio di allungare la vita ai capi d’abbigliamento, reinterpretandoli in maniera originale, è una delle idee iniziali da cui si è sviluppato un progetto di recupero di tessuti e di filati prodotti in eccesso dall’industria del fashion per trasformarli in oggetti di stile moderno e con alto contenuto simbolico, legato alla loro storia e alla dimensione emotiva dell’esperienza. Tante scelte per la qualità della moda che danno vita a collezioni composte da piccole serie, caratterizzate da pezzi unici, attraverso il recupero di materiali, di persone, di tecniche e grazie alla valorizzazione di saperi e di istanze artigianali e artistiche.

Il progetto orfani ha visto il coivolgimento di molte persone fra cui ricordiamo:

Alice Rustici, Amenounve Massan, Annamaria Ballati, Antonella Sarri, Barbara Guarducci, Caterina Beccalli, Claudia Guarducci, Daniele Nesi, Donatella Bini, Eleonora Iovine, Enrico Vannucci, Giuseppina Frezza, Livia Vannucci, Lorenzo Cipriani, Luigia Prudente, Maria Ruberto, Massimiliano Vannucci, Micaela Staringer, Moira Giannoni, Nella Vannucci, Sandra Tomboloni, Silvia Gentili, Sonia Canigiani.

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Sandra Tomboloni

In Sandra Tomboloni opera e biografia spesso coincidono e si sovrappongono: si ammala presto di anoressia, malattia con la quale convive. Sarà un materiale come il pongo a caratterizzare il suo percorso artistico, materia attraverso la quale, dopo le prima tele informali – in cui la figura era assente e quasi annientata – la figurazione prende progressivamente corpo. Il pongo è materia e colore, allo stesso momento, e trasmette tutto il senso di fragilità e precarietà caratteristici dell’opera dell’artista.