A partire dal 14 febbraio e fino al 24 marzo 2015 MeVannucci ospiterà la mostra dell’artista Giuseppe Spagnulo a cura di Silvia Evangelisti.
La mostra si snoderà nei due spazi della galleria in una suggestiva serie di opere rappresentative della produzione artistica di Giuseppe Spagnulo dalle grandi sculture ferro, alle piccole terracotte ingobbiate fino ai disegni su carta di varie dimensioni da 200×150 cm a 35×50 cm.
Come evidenzia bene Silvia Evangelisti nel testo all’interno del catalogo della mostra:
-Il lavoro dello scultore è, tradizionalmente, plasmare la materia, assemblarla, modellarla, trasformarla per farla divenire qualcosa d’altro o, al contrario, usarne ed evidenziarne le qualità espressive primarie.
Giuseppe Spagnulo è scultore nel senso proprio della parola ed il rapporto con i materiali – elemento fondamentale nell’elaborazione del suo lavoro – è sempre da scultore, sia che si tratti del ferro, del bronzo, dell’acciaio o del gres e della terracotta, materiale ungamente amato ed impiegato: “Il mio materiale preferito è sempre stato la terra cotta. Mio padre – e mio primo maestro – era infatti ceramista” racconta l’artista…..
…. Dopo l’azzeramento compiuto dell’arte Concettuale, e la conseguente sparizione dell’oggetto fisico, si affaccia una riformulazione dell’oggetto artistico e i materiali dell’arte, ora, non sono più solo forma, ma sono vita; attraverso la tensione tra progetto e opera, pensiero e materia, cultura e natura l’artista vuol di cogliere l’energia vitale, primaria.
“Si è artisti – dice Nietzsche – solo al prezzo di sentire ciò che tutti i non artisti chiamano ‘forma’ come contenuto, come la ‘cosa stessa’ “; è l’arte intesa come “la grande creatrice della possibiltà di vivere”
I materiali sono ciò da cui partire per ritrovare l’origine, l’essenza dell’esistenza, e la terra è madre di tutte le materie……